Rientra in Italia la ragazza trattenuta in Pakistan. La ventitreenne aveva chiesto aiuto alla vecchia scuola che aveva allertato le autorità

Tornerà in Italia Menoona Safdar la ragazza ventitreenne di origini pachistane che aveva chiesto aiuto all’exMenoona-Safdar-ritorna-in-italia-la-23enne-bloccata-in-pakistan-950x450 scuola perché portata in Pakistan contro la sua volontà probabilmente per un matrimonio combinato. Lo conferma il ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi.
Menoona Safdar, ha annunciato Moavero, si è imbarcata stamani su un volo diretto in Italia. «Il positivo esito, che ha posto fine a una grave violazione dei diritti fondamentali della giovane donna, è stato reso possibile, a Moaveroseguito del personale interessamento del ministro, dall’efficace azione della nostra ambasciata a Islamabad in stretto raccordo con la Farnesina», si legge in una nota del ministero.
La ragazza era in quarta superiore quando suo padre, all’inizio del 2015, le avrebbe impedito di continuare a frequentare la scuola, costringendola a restare a casa. Poi, nel 2017, insieme alla sorella, i genitori l’hanno riportata in Pakistan, dove l’hanno lasciata per far rientro in Italia. Nel luglio scorso la ragazza ha scritto una lettera alla sua scuola spiegando di non aver abbandonato gli studi per sua volontà e chiedendo aiuto per tornare in Italia.
Non è vero che non volevamo che studiasse, non vogliamo il suo uomo nella nostra famiglia perché non è una bella persona, è pericoloso. Sono le parole di Raza, fratello di Memoona Safdar.     “Lei è voluto andare in Pakistan, poi voleva tornare, mio padre le ha detto che non avremo accettato lui, lei lo ha sposato e da quello che so aspetta forse un figlio”, ha affermato il fratello.
fonte rete

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